martedì 21 luglio 2015

Giornata Mondiale del Cervello 22 luglio 2015

Comunicato stampa                                                                                                            22 luglio 2015


2015 Anno europeo del cervello – 22 luglio giornata del cervello dedicata all’epilessia

L’epilessia è molto più delle crisi che causa

La Federazione Mondiale di Neurologia ha deciso di dedicare all’epilessia la giornata mondiale del cervello, che si celebra il prossimo 22 luglio. Questa scelta prende spunto dalla risoluzione approvata dall’Assemblea dell’Organizzazione Mondiale della Sanità lo scorso maggio che impegna gli stati membri, le organizzazioni sociali e dei portatori di interesse, le società scientifiche, a coordinare e unire il loro impegno per fornire una risposta ai problemi dell’epilessia, una delle malattie neurologiche più gravi e più diffuse nel mondo che colpisce le persone senza differenza di genere, a qualunque età, concentrandosi nelle fasi iniziali e finali della vita. I numeri dell’epilessia sono impressionanti: In Italia sono circa 500.000 le persone che soffrono di epilessia e 150.000 le persone che non rispondono alle terapie disponibili; ogni giorno vengono diagnosticati 96 nuovi casi, pari a 35.000 nuovi casi ogni anno. In Europa le persone con epilessia sono 6.000.000; 400.000 nuovi casi l’anno (1 ogni  minuto) di cui 100.000 tra bambini e adolescenti (274 ogni giorno) e 130.000 persone con 65 o più anni (356 ogni giorno).

Tre le priorità: lotta allo stigma e alla discriminazione; accesso alle cure secondo standard di assistenza adeguati e qualitativamente omogenei sul territorio nazionale; nuovo slancio per la ricerca il cui obiettivo prioritario è fornire cure efficaci, in particolare, a quel 30% di persone oggi resistenti alle terapie disponibili.

La Federazione Mondiale di Neurologia ha lanciato per la prima volta nel 2014 la giornata mondiale del cervello con lo slogan “il nostro cervello - il nostro futuro”, per richiamare l’attenzione della collettività sulle necessarie strategie di salute, prevenzione e cura di malattie di questo organo del nostro corpo. Il cervello è la sede dei nostri pensieri, delle nostre emozioni, costituisce l’insieme delle caratteristiche della nostra personalità che ci fanno riconoscere come “umani”. Ma nello stesso tempo è all’origine di molte condizioni cliniche croniche che hanno un enorme impatto sociale e un crescente effetto sui sistemi sanitari nazionali anche a causa dei processi di invecchiamento della popolazione.

Il contrasto tra l’evidente e vitale importanza, anche simbolica, attribuita al cervello e quanto ancora poco conosciamo del suo funzionamento, è stridente. I meccanismi alla base di molte patologie neurologiche – epilessia inclusa, della quale è noto il suo sintomo più evidente: la crisi, ma che non si può ridurre ad essa – sono ancora sconosciuti e non disponiamo di farmaci efficaci per tutti i casi. Infatti, il 30% di essi,  resiste alle terapie e anche nei casi nei quali si ha una riduzione del numero delle crisi, non può parlarsi di una vera e propria cura giacché l’azione della terapia non è rivolta alle cause della malattia, ma solo ai suoi suoi effetti. L’ancora scarsa conoscenza del cervello fa si che la ricerca sull’epilessia venga progressivamente relegata sullo sfondo, consegnandola all’impegno di eccellenze che non avvantaggiandosi di un lavoro di rete – nei fatti – scontano un significativo depotenziano degli esiti attesi. Conseguenza di tutto questo è il persistere di antichi e insensati pregiudizi che gravano sulle persone che soffrono di epilessia accrescendone in maniera esponenziale le sofferenze.

Il 2015 è stato dichiarato anno europeo del cervello. La Federazione Mondiale di Neurologia, congiuntamente ai suoi partner ILAE (International League Against Epilepsy, la società scientifica che raccoglie al proprio interno medici e ricercatori di tutto il mondo) e IBE  (International Bureau for Epilepsy, l’associazione che a livello mondiale raccorda l’azione delle organizzazioni delle persone con epilessia, alla quale appartiene la FIE - Federazione Italiana Epilessie, network di 24 associazioni di persone con epilessia che operano sul territorio nazionale) anche prendendo spunto dalla dichiarazione dell’OMS sull’epilessia, ha deciso di dedicare la giornata del cervello 2015 all’epilessia. “L’occasione è propizia per mantenere vivo il dibattito sullo scottante tema dell’epilessia e sulle innumerevoli difficoltà alle quali sono esposte le persone  con epilessia che vivono  in un pesante isolamento  e con scarse attenzioni da parte delle istituzioni, sia in ambito sanitario che sociale.” commenta Tarcisio Levorato, Segretario della FIE, accogliendo con soddisfazione l’iniziativa.


La risoluzione approvata dall’OMS, è un successo da intendersi non come un punto d’arrivo, ma come un punto di partenzaaveva commentato a caldo il presidente dell’ILAE, prof. Emilio Perucca, ordinario di farmacologia presso l’Università di Pavia. Confidiamo che l’iniziativa della Federazione Mondiale di Neurologia per il prossimo 22 luglio dia l’avvio a strategie congiunte di sensibilizzazione per celebrare insieme questa giornata mondiale del cervello dedicata all’epilessia.



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